Redazionali
Pubblicato il 30/08/2012
Patrimonio edilizio
Il patrimonio edilizio esistente in Italia è costituito da circa 14 Mln di edifici dei quali circa 12 Mln è a destinazione civile, cioè usato come luogo di residenza o di lavoro in genere, compresi gli edifici pubblici. Il resto è adibito ad usi industriali produttivi o assimilabili.Di tutto il fabbisogno energetico nazionale di energia primaria la quota impiegata per usi civili, e quindi in qualche modo riconducibile ai 12 Mln di edifici, è pari a circa al 35%, mentre il 31% è la quota impiegata per i trasporti ed il 23% è per gli usi industriali a seguire gli altri residuali usi.
Della quota di energia associata egli usi civili, il 48%, quindi quasi la metà, è necessaria per la climatizzazione degli edifici nei quali queste funzioni cosiddette "civili" vengono svolte.
Il 70% degli edifici è stato realizzato prima del 1976 anno in cui è stata introdotta la prima legge sull'efficienza energetica (L 373/1976) e di questi meno del 25% è stato sottoposto a riqualificazione.
Le forme di energia utilizzate principalmente negli edifici sono due:
Pertanto pur essendo molto importante la costruzione dei nuovi edifici secondo gli attuali standard di efficienza energetica, il risanamento energetico di vecchi edifici risulta ancora più stringente. La spinta deve essere quella del risparmio economico garantito dal risanamento che insieme alle forme di incentivazione fiscale in vigore rendano appetibile per i singoli utenti la ristrutturazione.
Intervenire sul grado d'isolamento termico, sia in riferimento alle murature che al tetto che alle finestre insieme ad una razionalizzazione dell'approvviggionamento energetico può condurre ad un risparmio fino al 90% del fabbisogno energetico ante-operam.